Dal 21 giugno siamo in estate. È finalmente arrivato il caldo dopo una primavera avara di bel tempo e sempre cupa a causa della pandemia che non rinuncia ai colpi di coda. Le giornate ora sono lunghe e le sere sono diventate dolci, i telegiornali con il loro carico di brutte notizie si guardano meno e ci è venuta una gran sete di ottimismo, di compagnia e di novità. Per quanto riguarda la sete fisica l’ottimale richiede bibite fresche, sane e possibilmente naturali, magari in linea con un cambiamento di abitudini. È una élite romantica quella che diluisce nell’acqua fresca lo sciroppo di rose concedendosi un momento di meditazione e se ci sono attorno bambini accaldati è una attenzione dolcemente antica passar loro un bicchiere dissetante al sapore di rosa (la rosa fa bene anche alla salute, eccome!).
Presidio Slow Food, lo sciroppo di rose fa parte della tradizione ligure, in particolare della Valle Scrivia. Ci si fanno bibite rinfrescanti mischiandolo con succo di pompelmo o limone e aggiungendo ghiaccio e due foglioline di menta ed è possibile creare cocktail freschi leggermente alcolici a base di vodka o gin. Io lo preferisco come aperitivo nelle sere di mezza estate: versatelo con grazia in una coppa di spumante molto secco, andrà a fondo a disegnare una riga o poco più: il tocco di dolce che sentirete alla fine del brindisi è una carezza di buone sensazioni che fanno ben sperare per il seguito della serata.
“Liguria Genuina si propone come punto di riferimento per la vendita di questo elisir antico di cui si ha notizia a Genova nel 1600. Sono disponibili gli sciroppi delle Aziende Agricole ‘Maria Giulia Scolaro’ ‘Anidagri’ ‘Cascina Salvega’ e ‘JB Rose Farm’, uno meglio dell’altro. Passate nel negozio di Via Prè nel Centro Storico accanto a Porta dei Vacca o prenotate sul sito o chiedetelo semplicemente attraverso la chat, l’estate sorride. (SDP 26/6/21)